Noi donne dobbiamo lottare continuamente contro un grande nemico: il giudizio degli altri.
È una battaglia silenziosa, ma costante. Da sempre ci sentiamo sotto pressione, come se dovessimo essere perfette in ogni momento della nostra vita: nel lavoro, nei rapporti, nell’aspetto fisico.
Viviamo in un mondo in cui modelli di bellezza e di successo ci vengono imposti ovunque — sui social, in TV, sulle riviste, sui cartelloni pubblicitari. È difficile non confrontarsi, non sentirsi “meno”, non giudicarsi da sole. Ma la verità è che quel confronto continuo non ci porta da nessuna parte, se non a dimenticare chi siamo davvero.
Prendersi cura di sé non significa inseguire un ideale irraggiungibile, ma riconoscere il proprio valore. È un atto d’amore verso noi stesse. È dire: “Io mi rispetto, mi voglio bene e merito di stare bene”.
E questo non ha nulla a che vedere con il voler piacere agli altri.
Personalmente, non mi è mai importato del giudizio degli altri. Ho sempre fatto di testa mia, seguendo il mio istinto e le mie passioni. E proprio così sono arrivata dove sono oggi.
Certo, mi prendo cura del mio aspetto — mi piace sentirmi bella — ma lo faccio per me, non per ottenere approvazione.
Perché la vera libertà nasce nel momento in cui smettiamo di vivere per compiacere gli altri e iniziamo a vivere per onorare noi stesse.
Essere donna non significa essere perfetta. Significa essere vera.
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